CORRADO MARCHESE
STORYLESS
27/06/2014 – 31/08/2014
Estratto dal testo critico a cura di Federica Forti.
Una zampa di gallina, due gocce di Chanel N°5, due piedi crocefissi, un elmetto, marmo bianco Carrara, rosa Portogallo, giallo Siena. Pezzi scartati e abbandonati da altri che, recuperati dall’artista, diventano piccole perle di poesia.
Sommessa e preziosa, delicata come un fiore, ma graffiante come un giro di chitarra elettrica, l’espressività di Corrado Marchese, scultore padovano di nascita e carrarese per amore della materia, si svela attraverso una selezione di lavori che appartengono alla stessa ricerca.
La pietra si attorciglia in racemi che avviluppano ossa e candele. Rimandano al tempo che passa sulle macerie, mentre i piedi sono ancorati alla vita terrena ed i fiori sbocciano in segno di rinascita.
Extract from the critical text by Federica Forti.
A chicken’s foot, 2 drops of Chanel N°5, two crucified feet, a helmet, white Carrara, pink Portuguese, yellow Siena marble. Objects cast aside by others, abandoned, which once retrieved by the artist become small poetic gems.
Subdued and exquisite, as delicate as a newly bloomed flower, yet simultaneously edgy like the riff of an electric guitar, the expressiveness of sculptor Corrado Marchese – born in Padoa, but elected to Carrara for love of the material – is revealed through a selection of pieces pertaining to this very pursuit.
Stone winds into coils enveloping bones and candles – a symbol of time washing over ruins, while our feet stay anchored to the ground, and flowers bloom, rebirthing.