“Carrara, Corrotta, Rotta” di A ml rum da me

Venerdi 22 Febbraio verrà presentato un progetto sviluppato dalla Galleria in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Carrara.
Il progetto si intitola “Tempus Fugit”  ed è un contest aperto a tutti gli studenti dell’Accademia di Carrara per la realizzazione di interventi artistici studiati per le vetrine esterne della galleria Teké.
Per presentare ufficialmente il contest la Galleria ha affidato la realizzazione del primo progetto delle vetrine alle ragazze del laboratorio di Carrara “A ml rum da me” (ex studentesse dell’Accademia) che hanno realizzato una serie di illustrazioni dal titolo “Carrara, Corrotta, Rotta

Cararra, Corrotta e Rotta sono i tre termini che costituiscono il titolo del progetto e che insieme alla A rossa della parola Carrara, fungono come una sorta di legenda dell’intera raffigurazione della città illustrata. I vocaboli sono sovrapposti e diversificati tra loro attraverso 4 coloriblunerorosso e giallo.
A ciascuno di questi corrisponde rispettivamente un’interpretazione illustrata della parola nel contesto della nostra città.
Carrara, rappresentata di colore blu, si mostra in modo oggettivo senza fronzoli ne deturpamenti. Lungo le 17 vetrine si susseguono i luoghi, i monumenti, le piazze e gli edifici più significativi della città senza che ne venga specificata la funzionalità o le condizioni degli stessi.
Corrotta si mostra attraverso una texture di colore nero. Piccole e grandi figure dalla fisionomia animalesca, mostruosa e persino virale si insinuano nella città popolando in modo più evidente i luoghi dove è maggiormente presente e inserendosi inavvertitamente negli altri contesti. La scelta di utilizzare una texture anziché il colore piatto e netto del resto dell’illustrazione e l’aspetto in generale con cui si configura questo termine è stato pensato appositamente per rendere al meglio l’idea di ambiguità, contaminazione, immoralità propria di questi personaggi che sono parte importante nella rovina del territorio.
Rotta,raffigurata col colore giallo, ha due significati diversi ma allo stesso tempo univoci.
Rotta intensa come destinazione è interpretata attraverso personaggi di varie dimensioni connotati con ali e becco che confluiscono accalcandosi sempre più in direzione del treno.
Questi rappresentano una realtà evidente in Italia e soprattutto in città come quella di Carrara.Spesso sembra che l’unica scelta sia quella di andare e probabilmente nella maggior parte dei casi lo è, ma non sempre. Per alcuni prendere una nuova rotta è la soluzione più facile ma non quella desiderata. Questa rappresentazione non vuole essere una critica a chi se ne va ma piuttosto una riflessione sull’importanza di lottare per ciò che potrebbe essere qua, nella città che tanto amiamo e di cui ci occupiamo così poco. Rotta come destinazione, quindi,altro non è che abbandono della città.
Rotta è anche intenso come sinonimo di distrutta, spaccata e non funzionante. Questa parte viene rappresentata non sulla carta stampata ma sopra la vetrina. Una spaccatura percorre l’intera raffigurazione ma allo stesso tempo crea un percorso che porta agli importanti edifici chiusi della città, segnati dall’inevitabile colore della rottura, il giallo.
Questi due significati di rotta sono uniti, oltre che dalla parola e dal colore, da un inevitabile relazione di causa-effetto. L’inesistenza o la chiusura di luoghi culturali e la generale rovina della città non può che essere un’ulteriore causa dell’abbandono da parte di molti ma al tempo stesso ne è anche conseguenza poiché, viceversa, la mancanza di giovani e laureati nella città non può che contribuire alla sua stessa decadenza.
Con la A rossa (contornata dalla O nera di corrotta, vuole essere un rimando a una realtà importante del territorio,l’anarchia e ciò che è stata.) si vuole rappresentare ciò che di bello esiste a Carrara e ciò che contribuisce a mantenerla viva e pulsante, ovvero le persone che credono e che fanno, che non si lamentano ma si rimboccano le maniche, gli artisti che popolano e riempiono l’anima di una città al primo sguardo depressa. I Rossi sono i costruttori di tempi migliori, i liberi sognatori che cercano di cambiare le cose e di resistere all’evidenza dei fatti, coloro che non vedono in Carrara una città morta ma un enorme potenziale. È questa una realtà che rimane ancora invisibile ai più ma che esiste e meriterebbe più spazio.
Questi 4 colori compongono l’intera illustrazione alternandosi e sovrapponendosi in livelli diversi dando così vita alla nostra visione di Carrara.
Tu di che colore vuoi essere?

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