CENTINA
VENA
12/11/2015 – 16/01/2016
Estratto dal testo critico a cura di Marco Cirillo Pedri.
Teké Gallery ospita una mostra personale di questo artista che, oltre a realizzare due opere su muro nella galleria e una in esterna al Laboratorio Ponte di Ferro, presenterà una serie di illustrazioni, installazioni, sculture, tutte collegate a questo sentimento di disgregazione che anima la vita dei nostri giorni.
Questo sentimento emerge in maniera prepotente nelle illustrazioni, dove volti umani si disintegrano in pezzi sempre più piccoli, rendendo quasi irriconoscibile la persona raffigurata che sparisce in maniera frattale nel bianco del foglio di carta, nei wallpainting, dove i personaggi raffigurati si deformano a tal punto da perdere completamente i connotati, disgregandosi e perdendo tutta la loro umanità che percepiamo solo dai vestiti che rimangono attaccati a queste grottesche figure, disegnate con neri violenti e graffianti, pieni di inquietudine ma senza più identità.
Extract from the critical text by Marco Cirillo Pedri.
Tekè Gallery is hosting a solo exhibition of this artist who, in addition to create two works on the wall of the gallery and an external one in the Ponte di Ferro laboratory, will present a series of drawings, installations, sculptures, all connected to this feeling of disintegration that animates the reality of our days.
This feeling emerges in the illustrations, where human faces disintegrate into smaller and smaller pieces, making almost unrecognizable the person depicted disappearing in a fractal in the white of the paper, in the wallpainting, where the characters depicted are deformed to the point to completely lose the connotations, disintegrating and losing all their humanity we perceive only the clothes that remain attached to these grotesque figures, drawn with blacks and violent scratching, full of concern but without identity.